• Avallone Antonio – Direttore S.C. Oncologia Clinica Sperimentale Addome-IRCCS Istituto Nazionale Tumori Fondazione G. Pascale, Napoli
  • Bergamo Francesca – UOC Oncologia 1 – IRCCS Istituto Oncologico Veneto, Padova
  • De Stefano Alfonso -S.C. Oncologia Clinica Sperimentale Addome IRCCS Istituto Nazionale Tumori Fondazione G. Pascale, Napoli
  • Dettori Manuela – Dirigente medico presso Ospedale Oncologico Businco, Cagliari
  • Fassan Matteo – Direttore Anatomia Patologia ULSS 2 Marca Trevigiana, Treviso
  • Raimondi Alessandra – S.S. Oncologia Medica Gastroenterologica – Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano
  • Sartore Bianchi Andrea – Direttore S.C. Ricerca Clinica e Innovazione presso ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano
  • Tamburini Emiliano – Direttore S.C. UOC Oncologia – Ospedale Cardinale Panico, Tricase (LE)

Responsabile Scientifico
Barni Sandro – Primario Emerito, ASST – Bergamo Ovest Ospedale di Treviglio, Bergamo

Orari centralino
Dal Lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle 17:00

Phone: 055/2342566
Interno 1: Segreteria segreteria@mapyformazione.it
Interno 2: Assistenza tecnica corsi FAD e Accreditamento eventi@mapyformazione.it
Interno 3: Amministrazione amministrazione@mapyformazione.it
Interno 4: Legale rappresentante paolo.morelli@mapyformazione.it

Email generale: info@mapyformazione.it 

Indirizzo: Via Gabriele D’annunzio 21 – 50135 Firenze

1° MODULO: GESTIONE DEL PAZIENTE ANZIANO CON mCRC

Il trattamento del carcinoma metastatico del colon-retto (mCRC) nelle persone anziane è complesso per via di comorbidità, ridotta riserva funzionale e maggiore vulnerabilità agli eventi avversi. Tuttavia, l’età anagrafica non dovrebbe precludere l’accesso a terapie efficaci, che vanno valutate in base all’età biologica e allo stato generale. Gli anticorpi monoclonali anti-EGFR rappresentano un’opzione terapeutica valida nei soggetti con tumori RAS wild-type, dimostrando efficacia e tollerabilità anche nella popolazione over 70. A differenza degli anti-VEGFR, gli anti-EGFR sono principalmente associati a tossicità cutanea, gestibile nella maggior parte dei casi. L’impiego della valutazione geriatrica multidimensionale aiuta a personalizzare la terapia, identificando fragilità non evidenti e riducendo il rischio di tossicità. Le linee guida internazionali raccomandano un approccio personalizzato, che tenga conto di aspetti funzionali, cognitivi e sociali. In sintesi, gli anti-EGFR sono una strategia terapeutica efficace e ben tollerata anche negli anziani, se gestita in modo appropriato.

Durata: 1 h

Data: 24 Settembre 2025
Ore: 16:30-17:30

Relatori: Manuela Dettori,  Francesca Bergamo
Responsabile Scientifico: Sandro Barni

2° MODULO: Terapia di mantenimento e d’intermittenza con gli anti EGFR

Nel trattamento di prima linea del carcinoma metastatico del colon-retto (mCRC) RAS e BRAF wild-type, la combinazione di chemioterapia e anticorpi anti-EGFR (cetuximab, panitumumab) è una strategia consolidata, efficace soprattutto nei casi di malattia limitata o oligometastatica candidabile a chirurgia. Tuttavia, la tossicità cutanea cumulativa legata all’esposizione prolungata può ridurre la qualità di vita e l’aderenza, rendendo necessarie modifiche o sospensioni del trattamento. Per questo, sono state esplorate strategie come il mantenimento o la somministrazione intermittente, che consentono di mantenere il controllo della malattia dopo una fase intensiva di induzione, riducendo gli effetti collaterali. La scelta dello schema terapeutico va personalizzata considerando variabili cliniche, biologiche e preferenze individuali. Infine, il trattamento sequenziale può preservare opzioni future, inclusa la possibilità di un “rechallenge” con anti-EGFR. Il confronto tra le diverse strategie mira a guidare un uso ottimale e sostenibile degli anti-EGFR nel lungo termine.

Durata: 1 h
Data: 23 Ottobre 2025
Ore: 16:30-17:30

Relatori: Antonio Avallone, Alessandra Raimondi
Responsabile Scientifico: Sandro Barni

modulo 3: Iperselezione e resistenza agli anti EGFR

La profilazione molecolare ha rivoluzionato il trattamento del carcinoma metastatico del colon-retto (mCRC), permettendo di selezionare con maggiore precisione i soggetti candidabili agli anti-EGFR. L’uso diffuso delle tecnologie NGS ha spinto verso un’iperselezione molecolare, volta a identificare mutazioni predittive di resistenza primaria agli anti-EGFR.

Le principali mutazioni associate a resistenza primaria agli anti-EGFR includono KRAS/NRAS (esoni 2, 3, 4), BRAF V600E, PIK3CA (esone 20) e fusioni rare come ALK, ROS1, RET e NTRK. Altre alterazioni, come PIK3CA (esone 9), HER2, MET e FGFR, hanno un impatto meno definito e non sono universalmente considerate criteri di esclusione. In particolare, nei soggetti con malattia oligometastatica o candidabili a chirurgia di conversione, gli anti-EGFR possono offrire un beneficio anche in presenza di mutazioni non validate come resistenti.

L’attuale sfida è definire con maggiore precisione il significato clinico di ciascuna alterazione attraverso studi mirati e strumenti avanzati, per evitare esclusioni inappropriate e garantire un uso personalizzato ed efficace degli anti-EGFR.

Durata: 1 h
Data: 20 Novembre 2025
Ore:16:30-17:30

Relatori: Andrea Sartore Bianchi, Alfonso De Stefano
Responsabile Scientifico: Sandro Barni

MODULO 4: NUOVI BIOMARCATORI PREDITTIVI NEL PERCORSO DIAGNOSTICO – TERAPEUTICO DEL mGI

Il carcinoma gastrico metastatico (mGI) è una neoplasia eterogenea con prognosi sfavorevole, che richiede un approccio personalizzato basato su biomarcatori predittivi. Accanto a target consolidati come HER2, MSI-H e PD-L1, stanno emergendo nuovi bersagli molecolari che offrono opportunità terapeutiche innovative.

FGFR2b, iperespresso/amplificato nel 5–10% dei casi, è associato a fenotipi aggressivi. Lo studio FIGHT ha mostrato che bemarituzumab, in combinazione con la chemioterapia di prima linea, migliora significativamente PFS e OS nei pazienti FGFR2b-positivi.

Un altro target promettente è claudina 18.2 (CLDN18.2), espressa nel 30–50% dei tumori gastrici. Anche la definizione di HER2-low (IHC 1+ o 2+ con FISH negativa) apre nuove possibilità grazie ai coniugati anticorpo-farmaco.

Integrare sistematicamente questi biomarcatori, insieme a HER2, EBV, MSI-H e PD-L1, è cruciale per guidare le decisioni terapeutiche e massimizzare i benefici clinici.

Diventa fondamentale sottolineare il valore della profilazione molecolare estesa come pilastro per una gestione realmente personalizzata delle persone con carcinoma gastrico metastatico, in linea con i principi della medicina di precisione.

Data: 11 Dicembre 2025
Ore: 16:30-17:30
Relatori: Matteo Fassan, Emiliano Tamburini
Responsabile Scientifico: Sandro Barni